PARROCCHIE DI S. ANNA (Champoluc) e
S. MARTINO (Antagnod)
AYAS (Aosta)
La Parrocchia di Champoluc
L′antica cappella del 1659
Già nel 1659 esisteva in Champoluc una Cappella dedicata a S. Anna restaurata nel 1715, epoca in cui fu eretta a Rettoria di S. Anna. Nel 1828 la Rettoria, in grave stato di degrado venne chiusa al Culto; successivamente nel 1836 venne completamente ricostruita assumendo la forma attuale. É un edificio a pianta rettangolare con un piccolo pronao, senza importanza architettonica. Fortemente soggetta all’umidità le pitture murali interne alla chiesa, anch’esse rifatte, si scrostarono completamente dalle pareti.
Il 26 Luglio 1946 la Rettoria fu eretta a Parrocchia. Con la costruzione della nuova Chiesa, l′Antica fu definitivamente chiusa al Culto ed adibita a salone parrocchiale.
La Nuova Chiesa
Consacrata nel 1970
La forte affluenza turistica degli ultimi decenni sia d’estate che d’inverno rese insufficiente la capienza dell’antica Rettoria esigendo la costruzione di un più ampio edificio nell’area adiacente la Rettoria stessa.
Tale progetto fu realizzato negli anni 1965-1970, in cemento a vista su progetto dell’Arch. Prof. Mario Roggero, allora preside della Facoltà di Architettura di Torino. Si è conservato l’antico campanile, testimonianza del passato, rendendolo al contempo uno dei sostegni delle quattro ampie falde del tetto della nuova chiesa. La pianta della nuova Chiesa è all’incirca ovoidale e con le pareti della Stessa realizza un interno con un effetto di tenda a quattro vele.
Quasi al centro dell’aula sorge l’altare, mentre le fessure verticali fra le pareti circolari introducono una luce soffusa in uno spazio di notevole ampiezza, che tuttavia nel paesaggio circostante si adagia senza emergere con violenza per non turbare l’immagine complessiva. La nuova Chiesa di S. Anna fu consacrata dal Vescovo Mons. Ovidio Lari il 30 agosto 1970.
La Chiesa di San Martino

Merita la vista la chiesa di San Martino con il suo imponente e prezioso altare barocco.

L’attuale edificio, a pianta rettan­golare, con tre navate separate da colonne monolitiche di pietra verde, locale, e volte a padiglione, è il risultato di un ri­facimento ottocente­sco. Dedicata a San Martino di Tours, la nuova chiesa fu infatti consacrata il 24 ottobre 1852.

Della chiesa primitiva, a tre navate con enormi pilastri ed archi a pieno centro, resta la parte inferiore dei muri perimetrali e del coro. Il presbiterio fu sopraelevato una prima volta verso il 1600, quando fu costruito il primo altare barocco, e poi ancora nel 1700, quando questo altare fu rifatto e portato alle dimensioni attuali. Le tre navate furono demolite nelle volte, nei pilastri e nella parte superiore dei muri perimetrali nel 1851 dal parroco Dandrès, che provvide a sostituire i pilastri con delle magnifiche colonne in pietra locale, monolitiche, e a sopraelevare tutto l’edificio. Le volte, nella loro armoniosa struttura, servono a dare slancio a tutta la chiesa.

Sono molti gli elementi degni di nota di questa chiesa.

Altare maggiore: frutto di vari secoli di lavoro (1500-1800), è diviso orizzontalmente in tre fasce. La zona centrale è dell’inizio del secolo XVIII (ma le cinque statue nelle nicchie sono certamente più antiche e si possono assegnare al secolo XVI). La zona inferiore e la superiore furono realizzate nel 1713 dagli intagliatori Gilardi e Minaldi della Valsesia. Verso la metà del secolo XIX, il parroco Dandrès fece rifare il tabernacolo. L’altare fu consacrato il 29 maggio 1716.

Battistero: scolpito nel 1838, al tempo del parroco Dandrès, vi è raffigurata la scena di San Giovanni Battista che battezza Gesù mentre lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, si posa su Gesù e il Padre attorniato dagli angeli dice: “Questo è il mio figlio prediletto, ascoltatelo”.

Pulpito: in legno di noce, vi sono scolpite alcune scene del Vangelo. Al di sopra vi è una sorta di baldacchino che serviva per diffondere la voce del predicatore.

Cantoria: anch’essa in legno di noce, presenta dodici teste scolpite, caratteristiche e fortemente espressive nel loro genere. Anche l’organo di questa chiesa è uno tra i più interessanti e preziosi che si trovino in Valle d’Aosta.

Campanile: fu probabilmente costruito assieme alla chiesa nel secolo XV. Nel 1856-57 l’arciprete Dandrès ne fece demolire la freccia, lo rialzò di 10 metri ed aggiunse una cupola di stile bizantino, sotto la quale collocò una statua di marmo della Madonna Immacolata. Arricchì poi il campanile di un magnifico concerto di dieci campane, intonate fra loro, che formano uno stupendo “carillon” nei giorni di festa. Il campanile ha un’altezza di 49 metri.

Altari laterali: a destra, a partire dall’ingresso, l’altare di S. Anselmo e quello di S. Giuseppe, del XIX sec.; l’altare della Vergine, del XVII sec., rimaneggiato nell’Ottocento, con statua della Madonna di Oropa. A sinistra, sempre dall’ingresso, l’altare di S. Antonio e l’altare del Rosario, del XIX sec.; l’altare della SS. Trinità, del XVII sec., rimaneggiato nell’Ottocento. Di quest’epoca è la tela, del pittore Curtaz di Gressoney, raffigurante la Trinità e La Sacra Famiglia.

Portale: risalente al 1839, è in legno di noce e vi sono raffigurati avvenimenti della vita di S. Martino di Tours. La celebre scena della condivisione del mantello con il povero, ritratta sulla lunetta sovrastante la porta, è invece anteriore (1779).

Vetrate: datano dei primi anni del XX secolo.

Accanto alla chiesa, nella cappella del cimitero di Antagnod, risalente alla fine del secolo XV, è stato allestito un interessante Museo di Arte sacra.

Da vedere
Altare barocco
All’interno della nuova chiesa, traslocato dall’antica Rettoria, si trova un altare barocco risalente presumibilmente al XVIII secolo in legno ritagliato, dipinto e in parte indorato. Tra quattro colonne tortili ornate di foglie e grappoli d’uva, si aprono tre nicchie con le statue di S. Anna, S. Pietro e S. Paolo.
Vetrate artistiche
Le vetrate della nuova chiesa sono colorate ′in dalles′ di vetro spesso, legate con resina epassidica. Il disegno della vetrata della Cappella del SS. Sacramento è della scuola del Beato Angelico di Milano e simboleggia il sole eucaristico. I disegni delle vetrate dell’aula grande sono del pittore Franco Balan di Aosta e raffigurano S. Anna e S. Antonio Abate (co-Patrono) e illustrano i messaggi evangelici: ′Io sono il pane della vita′, ′Io sono la luce del mondo′ e ′Chi ha sete venga a me′.
Le porte interne
Le porte interne con raffigurazioni informali sono dell’artista Bruno Gribaudo di Torino.
Quadro di Sant′Antonio Abate
Era posto su un altare laterale dell’antica Rettoria. La cornice è in legno ritagliato, dipinto e indorato a grandi foglie, con testine di angeli, fregi e piccole cornici. La tela raffigurante S. Antonio abate, S. Giovanni Battista, S. Giuseppe e S. Michele è del XVIII secolo.
Orari Messe
La chiesa è sita su un ampio piazzale nel Centro abitato facilmente raggiungibile anche a piedi. L’edificio è munito, sul lato sinistro, di rampa di accesso per carrozzine, anziani e disabili. Accesso interdetto ai cani.

Orario S.S. Messe

Parrocchia S. Anna (CHAMPOLUC)

Dal 1 Set. al 30 Giu.

Feriale: h. 7,45 (da Lunedì a Venerdì)

Sabato e Vigilia Feste: h. 18.30

Domenica e Festivi: h. 8 - h. 11,00

Dal 1 Lug. al 31 Ago.

Feriale: h. 7,45 - h. 18,30 (da Lunedì a Venerdì)

Sabato e Vigilia Feste: h. 18.30

Domenica e Festivi: h. 8 - h. 11,00 – 18,30 Orari S.S. Messe

 

Parrocchia S. Martino (ANTAGNOD)

Dal 1 Set. al 30 Giu.

Feriale: h. 18,30 [Martedì – Mercoledì – Giovedì (Cappella invernale)]

Sabato e Vigilia Feste: h. 17,00

Domenica e Festivi: h. 9,30

Dal 1 Lug. al 31 Ago.

Feriale: h. 18,30 (da Lunedì a Venerdì)

Sabato e Vigilia Feste: h. 18.30

Domenica e Festivi: h. 10,30 - h. 18,30

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